Isla de la Juventud : la corsa al Despacio (permesso di uscita dal territorio)
In rotta verso l'Isla Mujeres in Messico, facciamo uno scalo velore sull'isola della Gioventu'.
Veloce, poiché l'isola ha perso il suo statuto di porto internationale in seguito all'insabbiamento del suo rifugio ! Altrove avrebbero dragato la sabbia, qui hanno destituito il porto ! Dobbiamo quindi continuare la nostra rotta fino a Cabo Sant'Antonio, o forse Maria La Gorda, alla ricerca del nostro timbro di uscita da Cuba.
Veloce, poiché anche secondo la gente del posto, qui non c'è un gran che da vedere, nonostante la grandezza dell'isola, paragonabile alla Guadalupa ! Vi facciamo un breve scalo : 10:30-16:30 , giusto il tempo di vedere il paesaggio modellato dalla coltura degli agrumi, delle banane, del tabacco, l'allevamento e, naturalmente, di fare un giro alla prigione Modelo que accolse i nostri Barbudos, dal 1953 al 1955 : impressionante !
5000 detenuti in 5 stabilimenti circolari, 2 prigionieri per cella ma senza griglie, senza porte, solamente una guardia invisibile al centro ...che spara a vista !
Maria Gorda a 80 miglia : un buco nell'acqua.. Anche qui la guardia ci segnala che il porto non è attrezzato per le formalità di uscita dal Paese e che occorre dirigersi verso Porto Morros.
Porto Morros a 45 miglia, non ha nulla di una marina internazionale : una pessima banchina distrutta e occupata da 3 imbarcazioni , affronta il vento che soffia dal nord a 20 nodi, in una baia agitata dalle onde. Ci accostiamo ad un peschereccio senza età le cui bitte di ormeggio sbadigliano e non vedono l'ora di trovare un riposo definitivo in fondo alla mangrova per porre fine alla loro vita, tranquillamente sepolte in profondità all'interno di un riparo. Raddoppiamo tutti gli ormeggi alla banchina, forniamo delle cime ai nostri vicini e ci ritroviamo a tenere tutta la flotta di Porto Morros incollata al molo.
Siamo lontani da cio' che chiamiamo comunemente una Marina Internazionale e pertanto SI !
Questo molo perso a più di 150 km dal primo villaggio sperduto all'ovest di Cuba possiede eppure la sua funzione zelata, equipaggiata del famoso timbro. Riempiamo rapidemente le formalità, spendiamo gli ultimi pesos e CUC alla tienda della marina ma senza fare il pieno di gasolio in quanto qui non ce n'è più da parecchie settimane, puo' darsi da parecchi mesi. 200$ di Coca Cola, di
Ron de Cuba e di Fanta. Nonostante la faccia sconfitta del nostro navigatore Kicco, che avrebbe preferito una notte attraccato a terra, decidiamo infine di lasciare le cime e salutiamo Cuba, direzione il Messico...
3a navigazione notturna …Bye bye Cuba !
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