Archivio di Luglio 2012
The grocery
Da quasi 4 settimane che inseguiamo le isolette disperse, la gestione dei rifornimenti diventa un gioco da prestigiatore e percio’ quando ci imbattiamo in una drogheria, la svaligiamo… Ed una drogheria, nei Caraibi, non è facile da svaligiare… Sicuramente non a causa del servizio d’ ordine, spesso bisogna cercare il bottegaio per poterlo pagare !
No, ciò che è complicato, è di trovare delle cose a mettere nel cestino !
A Belize City, il 20 luglio, abbiamo potuto fare il pieno.
Ma a Tobacco Cay, il 27, non abbiamo trovato niente da comprare !
Allora a Placentia, il 5 agosto, abbiamo preso tutto a tutti i costi !
E quando non c’è più niente da mangiare ? Si pesca un barracuda, un pagro o una caranga. E quando non morde più nessuno? E’ papa Boris che scende a tirare su alcune aragoste !
San-Pedro, Goff’s Cay : Ouao !
Ouao ! Lo Stripped-Marlin di 1,90 mt che imbarca verso mezzogiorno, dopo un’ora di sforzi e che varia il menu sovente composto dal barracuda.
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Ouao ! Il cayo di 150mt di diametro dove ancoriamo con pinne e maschera per qualche giorno di snorkeling incredibile con le razze leopardo.
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Ouao ! la barriera di corallo lunga 400 miglia !
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Belize, San-Pedro, La Isla Bonita !
Che contrasto a poche miglia dal nostro ultimo scalo messicano, il Belize ci accoglie e ci incanta per la sua diversità.
La lingua ufficiale ritorna ad essere l’inglese, ma in realtà tutto si mescola in questo paese cosi’ cosmolita. Cinesi, Maya, Spagnoli meticci, Creoli ambrati, Indiani dei Caraibi e Arawaks, Indiani delle Indie Orientali, Tedeschi Mennonites e Arabi mescolano le loro lingue e le loro culture in questo piccolo angolo di paradiso.
Alla Isla Bonita, San Pedro, scopriamo un popolo ed un Paese molto differente dal Messico.
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Tulum-Xcalak
Spinti dal vento ma controcorrente , veleggiamo lungo la costa messicana verso il sud, in direzione del Belize. La cambusa con i prodotti freschi imbarcata a Tulum è presto finita e né a La Bahia de la Ascension, né a la Bahia del Spiritu Santo, neanche a Cayo Norte, troviamo un mercato per fare rifornimento. Tutte queste baie sono unicamente delle immense lagune o atolli di 2m di profondità su diverse diecine di miglia di diametro !
Lottando sempre contro i nodi del Gulf Stream che dividono la nostra velocità in due, finiamo per raggiungre il nostro ultimo scalo prima di arrivare in Belize , con sua laguna immensa e i suoi atolli dispersi .
Accediamo attraverso un passaggio stretto a Xcalac che non sembra per niente una capitale. Una strada insabbiata, qualche casa abbandonata , un comando militaire ed un altro della polizia dove possiamo riempire le formalità di uscita.
Ma per fare rifornimento di prodotti freschi dobbiamo lottare. Un po’ come alle Grenadine o a Charlotteville, ci ritroviamo “in Pologna” : negozi minuscoli che propongono del pane ammuffito e qualche conserva immangiabile, vicino alla tradizionale Coca-Cola…
Il menu di bordo rischia fortemente di rimanere ancora per qualche settima sulla pagina “riso-barracuda” ! Oggi pero’, due gentili vicine condividono il nostro pranzo; al menu aragosta dunque !
Hasta la vista Frida !
Nous avons mis en ligne quelques videos
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CARI ITALIANI,
E’ già passato quasi un anno da quando siamo partiti a navigare sui mari esotici dei Caraibi.
Abbiamo percorso più di 4.000 Miglia in lungo ed in largo e fatto il pieno di scoperte :
sottocoperta la vita a bordo, la scuola per corrispondenza, le riparazioni, la vita quotidiana nel nostro nuovo mondo ;
sul ponte l’avvistamento di centinaia di isole, di Paesi e … di prede che abboccano come pesci ;
sul pontile, la conoscenza di diversi popoli, di culture diverse, di altri viaggiatori.
E pertanto ci sembra di non aver ancora finito la nostra esplorazione. Abbiamo dunque deciso di continuare per un anno a tracciare la nostra rotta sugli oceani !
Tulum Ruinas
Ore 9:00 , oggi siamo tutti nel gommone per andare al lavoro : La Città Maya di Tulum.
Alla spiaggia ci facciamo cacciare dal servizio sicurezza, la stazione è chiusa per una causa indeterminata : deposizione delle uova delle tartarughe o semplicemente lavori in corso. Boris fa finta di non capire e scatena l’allarme generale, arriva il servizio d’ordine, con la divisa troppo grande, per perseguitare i fraudolenti.
Ci parcheggiamo dunque un po’ più distanti, in seconda fila davanti all’accesso pubblico all’oceano,
Viale della spiaggia. Scendiamo dal veicolo facendo ben attenzione a non farci rovesciare, poichè siamo in pieno short-break.
Sulle dune, finiamo l’equipaggiamento : ognuno con il suo zaino, gli scarponcini allacciati, gli abiti ben aggiustati ed il naso ben pulito.
Solamente che qui non siamo alla stazione sciistica (vedi Coba), ma alla stazione del metro.
Giriamo intorno alla giravolta e ci incamminiamo lungo il corridoio per acquistare il nostro biglietto allo sportello. Abbiamo ancora perso l’apertura, è già l’ora di punta… L’entrata s’ingolfa.
All’interno le guide predicano, seguite dai turisti attenti ; spiegano cio’ che il sito non mostra : l’architettura Maya. Le banchine sono piene, impossible scattare una foto !
Giriamo i talloni e cambiano stazione ma anche alla spiaggia è tutto completo !
E’ la coda anche all’uscita, davanti alla giravolta. In cima alla scala, usciamo sulla via, ma non siamo ai Campi Elisi…
Ritorno alla base, Viale della spiaggia !
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Isla Contoy – Puerto Aventuras – Tulum
Super motivati ed equipaggiati, tentiamo invano di partecipare ad una regata messicana a Puerto Aventuras ; ma le porte sono chiuse, nessun yacht club in vista.
Ancoriamo dunque davanti al sito archeologico Maya di Tulum. Luogo incantevole difronte alla spiaggia. Le ragazze nuotano ed i ragazzi giocano a football, come se fossero le vacanze !
Ne approfittiamo per fare la spesa poiché, partiti di qui, seguiranno dei mesi in « Pologna » : negozi vuoti ed articoli introvabili, in Belize e Guatemala.
Visitiamo la nostra prima « cenote », ma senza sacrificarvici i bambini, anche se la voglia non manca !
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Parco Nazionale Isla Contoy
Lungo 5 miglia e largo appena 300 mt, questo Parco Nazionale raggruppa la fauna la più ricca che abbiamo incontrato fin’ora.
Sull’isola vi abitano fregate, ibis, aironi, e tantissimi altri tipi di uccelli grandi e piccoli. Alcuni nidificano sulla spiaggia, occorre fare bene attenzione su dove posiamo i piedi. Qui vive un crostaceo preistorico, diversi tipi di razze, coccodrilli, branchi di pesci enormi…
Questa fauna è talmente facile da avvicinare che possiamo osservarla senza immergersi, essendo l’acqua talmente trasparente e poco profonda.
I colori sono incredibili e le spiagge deserte poichè i turisti sono « parcheggiati » al sud dell’isola dai guardiani del parco. Per noi, hanno riservato una piacevole eccezione, lasciandoci circolare quasi liberamente nel Parco . La sera ci conducono al faro per un’osservazione sorpresa : tartarughe marine di 2 mt che depongono le uova sulla spiaggia, al chiaro di luna.
Che accoglienza, questi messicani !
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Da Isla Mujeres a l’Isla Contoy : Immersione con gli squali balena.
Rotta verso l’isola Contoy : i pescatori ci hanno svelato le coordinate gps per trovare il punto dove gli squali balena sono riuniti grazie all’abbondanza del plancton che li nutre (ne ingurgitano qualche tonnellat al giorno ).
Un, due , tre, saltiamo in acqua per nuotare con loro : uno spettacolo impressionnante !
Lunghi 10 metri, larghi 2,5 , 5 o 10 tonnellate sulla bilancia, 30 metri di profondità a 8 miglia dalla costa, qualche medusa, lasciamo a bordo la tensione per approfittare pienamente di questo momento
straordinario !
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Pesca all’aragosta
Jesus, Jerardo e Chamula accolgono Boris ed Eliott a bordo della loro lancia di 10 mt per una giornata di pesca all’aragosta. Di seguito il loro racconto.
7:00 Partenza dalla Cooperativa di Pesca Isla Blanca
8:40 Arrivo sul luogo della pesca ; la costa della regione Quintana Roo è appena visibile.
8:50 Jesus si equipaggia, si fa il segno della croce e scompare nell’acqua oscura.
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9:00 A bordo il vecchio compressore sonorizza l’attesa, Jerardo gestisce il tubo di alimentazione d’aria , mentre che Chamula al motore cerca di non tranciarlo con l’elica, seguendo il palombaro, 35 mt più profondo, con 2,5 nodi di corrente in superficie !
9:30 Tirando due volte sul tubo Jerardo previene Jesus, immerso senza orologio, che il suo tempo è scaduto.
9:33 Jesus è già risalito, pieno di azoto ! Ha catturato 2 aragoste !
9:43 Jerardo implora la Vergine un’ultima volta prima di saltare in acqua. Ancora un’ora di compressore. Sul ponte senza ombra, senza vento … si cuoce. Discutiamo ad alta voce per coprire il rumore assordante dell’Honda GX 160 che comprime l’aria …
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10:23 Segnale di risalita.
10:33 Jerardo esce dall’acqua con un’aragosta ! Ci spostiamo un po’ e Chamula si prepara.
10:51 Chamula si mette in acqua, senza preghiera protettrice.
11:44 Boris indica a Jesus, il quale quasi non sa contare, che i 40 minuti sono largamente passati. Primo richiamo.
11:54 Boris indica 1:03 di immersione. L’inquietudine dei nostri due pescatori è visibile, la discussione gira intorno alle bolle che appaiono intorno alla barca : troppo numerose ! Secondo richiamo.
12:01 1:10 di immersione, Jesus si riposiziona e Jerardo richiama nuovamente il palombaro. Jerardo prende in prestito la maschera di Boris, poinchè ne hanno solamente una a bordo, un vecchio modello che lascia le tracce nere sul viso. Il palombaro risale lentamene, ma respira affannosamente … tensione !
12:07 Chamula esce dall’acqua con 4 aragoste, 2 capitani e 10 conchiglie. Tutto va bene !
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12:21 – 13:04 – 12:08 Jesus, 13:23 – 14:15 – 14:20 Jerardo : le immersioni si susseguono, la profondità aumenta ed il tempo di decompressione, già corto, diminuisce ancora…
15:30 Ultima immersione, Eliott mette il filo da pesca in acqua e pesca di più meglio che Chamula in fondo con il fucile .. .
Nonostante la proibizione della pesca all’aragosta degli ultimi 4 mesi, lo stock non è ancora ricostituito. Tutte le femmine pescate sono piene di uova … il periodo della riproduzione non è ancora finito ed i pescatori rastrellano senza esitatione .
Le conchiglie raccolte finiscono in fondo ad una cassa per passare sotto il naso dell’agente del governo incaricato alla sorveglianza per il rispetto del divieto di pesca : El Biologo.
2 immersioni al giorno, dalle 7:00 alle 17:00, 6 giorni alla settimana.
Un secondo lavoro di guardiano di notte per completare uno stipendio di 400 euro, niente assegni familiari, evidentemente !
Dei rischi importanti materializzati da 5 incidenti ogni anno, su 500 palombari.
Un mestiere per niente facile !