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Red Rocks and Canyons Land.
Arrivando a Las Vegas, lo scenario cambia. Siamo sempre sul tema “Mineral Only” , la variazione viene dai colori… Il giallo, verde, nero, grigio, beige e blu scompaiono per lasciare il posto al rosso ed unicamente al rosso.
Sempre più all’est, entriamo nella ben nominata Canyon Land e retrocediamo di un’ora… E per vederci più chiaro , niente di meglio che prendere dell’altitudine.
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Las Vegas
In mezzo al deserto, tra due parchi nazionali, abbiamo trovato un’oasi ” civilizzata”. Las Vegas ci ha sorpresi e divertiti molto, piccoli e grandi.
E dato che il tempo e’ prezioso, abbiamo cercato di approfittare di ogni istante.
A Circus Circus, i ragazzini hanno fatto il pieno alle giostre, tra due spettacoli di acrobazie.
Al Bellagio, abbiamo passeggiato lungo i bei giardini.
Al Luxor, siamo entati in una piramide passando tra le zampe della sfinge. Boris non ha evidentemente vinto il suo torneo a poker. E’ comunque andato a vedere l’esposizione The Bodies …
Al Caesar, gli dei grechi ci hanno fatto il loro show tra le rovine dell’Olimpo.
Al Palazzo Venetian, abbiamo camminato lungo il Grand Canal.
A Paris Las Vegas, ci siamo ritrovati in Francia, sotto la Torre Eiffel.
À Fremont Expérience, scopriamo le sale da gioco, la roulette, il black jack…
I giocatori come ombre sono riversi sul loro gioco, giorno e notte . Questo grande Casino’ che e’ Las Vegas non chiude mai .
Al MGM, il grande mago David Copperfield ci ha stupefatti con il suo show.
Al New York , la statua, il ponte, l’Empire State Building ci danno l’idea di cosa incontreremo tra qualche mese…
Al Mirage, vediamo infine l’eruzione che abbiamo mancato per qualche giorno in Guatemala .
All’Encore Beach Club, ritroviamo il sapore di mare.
Boris ha potuto mangiare da Hooters… Per i suoi occhi…
Al Planète Hollywood, divoriamo dei Sushis a volontà da Todai, una delizia apprezzata da tutti quanti !
Ed al Tropicana, le belle auto americane ci ricordano il nostro passaggio a Cuba .
Al Treasure Island, assistiamo al duello tra due navi pirata, maschi contro femmine… Impressionnante!
Il gioco, gli spettacoli, il lusso, il delirio totale di questa città ci ha coinvolti più a lungo che previsto ! Qui tutto e’ predisposto per fare in modo che il soggiorno si prolunga all’infinito …
Percorriamo la Sierra Nevada ed i suoi campi di petrolio lungo il sud, il paesaggio diventa rapidamente secco .
La grande pianura e’ ricoperta di aranceti lungo centinaia di kilometri. Un profumo di fiori d’arancio si diffonde nell’aria…
A Death Valley, viviamo due giorni a 86 metri sotto il livello del mare , nella regione la piu’ calda del mondo.
Lo scenario e’ all’altezza della leggenda : geologia e minerali .
Dei pochi indiani che vivevano qui, vediamo solamente qualche magnifico cesto di paglia. Ma la tribu’ dei Timbischa Shoshone si e’ battuta per ottenere una zona di riserva durante la presidenza di Bill Clinton.
Nella Valle della Morte , restano le tracce dei minatori e dei pionieri , di questa epopea dei cercatori d’oro e di minerali .
Nel lontano 1849, un gruppo di pionieri si perde nel deserto . Salvati in estremo da due di loro , William Lewis MANLY e John ROGERS , che hanno percorso più di 240 miglia per trovare soccorso, attribuiranno il nome a questa desolata contea concludendo la loro disavventura con un “Goodbye Death Valley”. Passeranno alla storia come i California Forty-Niners .
Lo sfruttamento minerario non fa che cominciare, con tutta la sua corona di estremi, dal piu’ ricco al piu’ povero, dal piu’ intraprendente al meno fortunato che non trovera’ una pepita d’oro in vent’ anni di ricerca in questa No Man’s Land. Le mine crescono come funghi , i villaggi si popolano di saloon, hotel, teatri e casino’ ! Gli imprenditori si ingegnano per trovare delle soluzioni in questo clima torrido . Cinque convogli di due carri riempiti di Borace ed un carro pieno d’acqua tirato da venti muli lungo 160 miglia per raggiungere la ferrovia attraverso il deserto .
Delle miniere, non restano che le rovine. La valle ha ritrovato la sua tranquillita’ e la sua bellezza scolpita durante migliaia di anni prima dall’acqua e poi dal vento arido , nella ricchezza geologica di questa regione tormentata, volcanica, sezionata… Percorriamo la Valle della Morte alla scoperta delle sue stravaganze :
Mosaic Canyon
Dante’s View
Zabriskie Point
Badwater
Dunes
Harmony Borax Works
Natural Bridge
Sotto la luce della luna piena , camminiamo con il passo felpato lungo il deserto , all’ascolto delle rocce che crocchiano per il caldo accumulato durante il giorno . Spettacolo lunare …
Yosemite…
Un freddo cane,
delle cime innevate,
dei sentieri lungo i dirupi,
delle cascate gigantesche,
degli orsi, dei cervi, degli scoiattoli e dei picchi stranamente blu,
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delle sequoie multimillennarie, degli indiani, un villaggio del Far West…
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Siamo incantati da questo primo Parco Nazionale di un’incredibile bellezza.
San Francisco is so … Giant’s !
La cremagliera che arrampica sui ripidi pendii della città, i tram importati dall’Italia, le navi a vapore, i musei e le esposizioni, le torri panoramiche ed i parchi immensi, il Golden Gate Park, GG Bridge ed il GG Yacht Club, Chinatown, le case vittoriane, la gente e gli sceriffi, gli hamburger ed i centri commerciali, le Painted Ladies, Alcatraz, l’America’s Cup, l’AT&T Park…
Qui tutto e’ così’ … Giant’s !
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Da un CDD all’altro…
Avevamo messo da parte i nostri comodi Contratti a Durata Indeterminata, per condividere su un veliero due anni vagabondi di Congedo a Durata Determinata. Nonostante le scoperte e gli incontri, nonostante gli amici che prolungano l’esperienza in Congedo a Durata Indeterminata, posiamo a terra i nostri zaini riempiti di ricordi , per sempre o per una durata determinata. Chissà?
Poichè per noi il viaggio è finito ! Sbarchiamo e passiamo il timone a Paul e Julie. Il nostro giro in barca termina qui, a Panamarina !
Ma dovendo effettuare uno scalo negli Stati Uniti, potremmo approfittarne per fare un giro, questa volta su quattro ruote.
L’avventura protrebbe proseguire ancora un po’ ….
L’attesa a Panamarina
Bloccati a Panama a causa della carta di credito che tarda ad arrivare via la posta, ne approfittiamo per finire dolcemente il nostro viaggio in barca.
Ritroviamo qui l’occasione per infine posarci, a cucinare dei dolci, vendere il materiale che abbiamo accumulato, partecipare ad un’ultima regata, cacciare ancora un granchio, spedire per cargo le ultime cose che rientrano a casa, organizzare il seguito del viaggio e inviare nella foresta i nostri giovani esploratori . Il più attento di loro scopre un bradipo, che mancava all’appello. La sua osservazione chiude il nostro soggiorno in America Centrale, prima di risalire verso le fredde latitudini. Sicuri che il nostro sguardo è cambiato, sulla fauna e la flora evidentemente, ma non solamente.
Ancora qualche giorno di pazienza e potremo lasciare il nostro veliero per volare verso la terra ferma.
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And The Winners are : Rosa, Julie & Paul !
Dopo una valida prova, i felici giovani genitori candidati al titolo d'”armatori amatori”, vincono l’acquisto del nostro fiero destriero. L’affare sarà concluso tra qualche settimana o qualche mese, tutto dipende dalla celerità dei banchieri.
Esclusa dunque la risalita contro i venti e le correnti dominanti che tanto ci spaventava, per noi e per il nostro materiale. Restiamo quindi a veleggiare nelle pescose acque di Panama ed assaporiamo al massimo tutte le attività nautiche , nell’attesa di posare nuovamente le nostre valigie a terra.